La mendace propaganda islamica

LA MENDACE PROPAGANDA ISLAMICA

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Secondo i docenti islamici radicali, l’islam è il necessario e inevitabile perfezionamento della religione, quindi il superamento del cristianesimo, considerato quest’ultimo come una falsificazione dell’insegnamento del profeta Gesù e una intollerabile eresia. Questo, in sintesi, è quanto afferma l’islam moderato.

Si ode di un islam moderato… esiste?

Il clero musulmano e alcuni occidentali filo-islamici propagandisti usano un messaggio attrattivo quando affermano che l’islam è la religione di pace e di libertà.

Sia la storia che l’attualità rivelano, invece, che l’islam moderato può esistere fin quando la popolazione dei fedeli islamici non è tale da imporsi senza ristrettezze in un nuovo territorio da popolare.

Perché l’islam non può mantenersi moderato?

Bisogna aver ben chiaro che l’islam non ha la concezione dello stato laico, non fa distinzioni tra religione e politica; sa di poter contare ovun- que su una consistente presenza numerica, di conseguenza tenterà di imporre la propria legge ed ottenere maggiore potere per avere dominio sulle altre religioni del mondo (Corano, Sura 9:32-33).

I seguaci dell’islam sanno che, se con il passare del tempo dovessero permettere all’occidente di assimilarli perderanno la battaglia dell’islamizzazione del mondo; la loro missione è quindi quella di trasformare la società occidentale in un territorio dell’islam prima che questa li possa “assimilare” i musulmani.

Venire “assimilati”, per loro, significa lasciarsi contaminare dall’occidente; come loro, anche noi cristiani rigenerati cerchiamo di non farci assimilare né contaminare (siamo nel mondo ma non del mondo), ma sembra che queste parole vengano messe in pratica più dai musulmani che dai cristiani.
La nostra guerra, in quanto cristiani, è spirituale e non comprende ostilità ed armi contro gli infedeli ( il Corano li chiama così), mentre i musulmani radicalizzati, purtroppo, sappiamo che la intendono diversamente. Si sente spesso parlare di un islam moderato e forse esiste nelle parole, mentre l’islam moderato, nelle pagine del Corano, non esiste; infatti i fondamentalisti islamici giustificano le stragi e il terrorismo citando e interpretando letteralmente certi versetti del Corano.

I ‘musulmani moderati’, invece, rileggono le stesse sure impregnate di violenza dicendo che esse vengono ‘strumentalizzate’ dai terroristi, in quanto si riferiscono ad un tempo storico ormai superato. Quest’ultimi forse hanno ragione.

Ma, come si è visto, le ripetute affermazioni tranquillizzanti dei moderati non hanno attenuato gli attacchi terroristici; nonostante questi ultimi si facciano sempre più pressanti, i commenti degli ‘islamici moderati’ rimangono dello stesso tono: “l’islam è pace”.

Veramente Il Corano al suo interno è impregnato di aggressività nei confronti del cristianesimo e delle altre religioni?

Il mondo musulmano, attraverso i media, ci vuol far credere che quella del terrorismo sia un’accusa indebita creata solo per danneggiare l’immagine dell’islam!

Tanti occidentali, purtroppo, non capiscono l’inganno che si nasconde dietro i mezzi d’informazione e ci chiediamo cosa direbbero molti di loro se leggessero quelle sure che ordinano di “terrorizzare gli infedeli”; cosa direbbero nell’apprendere che il Corano detta le norme sul modo di ucciderli?

Oppure cosa direbbero quei musulmani che si ritengono liberali, pacifisti e che non si identificano con il terrorismo islamico, una volta messi di fronte ai versetti che condannano a morte coloro che lasciano l’islam?

D’altra parte sarebbe un grave errore cadere nella fobìa dell’islam o sostenere che tutti i musulmani agiscano in malafede. Si rende necessario, quindi, che coloro che agiscono in buona fede, cioè sono disgustati da ciò che in realtà il Corano ordina loro di fare, abiurino l’islam per abbracciare il vero baluardo della Pace, il Principe della Pace: Cristo.

Dobbiamo imparare a distinguere, a non fare di tutta l’erba un fascio. Questo rappresenta  una tensione continua per molti di noi.
Rassegnazione

Il fondamentalismo islamico ha una fortissima determinazione e trova letteralmente impreparata la nostra società che si basa su una tragica rilassatezza opportunamente mascherata da tolleranza, ecumenismo e buonismo. Questa rilassatezza spirituale è divenuta per i musulmani, come sappiamo, l’opportunità di porre senza mezzi termini l’islam come soluzione e guida morale dell’Occidente per il nuovo millennio.

Il mondo e molti musulmani ignorano l’esistenza di quei cristiani impegnati che non annacquano la Parola di Dio, ma questo non deve comunque indurci a perderci d’animo; per riuscire a vedere le prospettive di un cambiamento, sono necessari preghiera, serenità e coraggio. Non dovremmo tacere o impaurirci.

In gran parte, la forza dell’islam risiede nella debolezza della testimonianza dei cristiani impegnati, nel fatto che noi non affermiamo rigorosamente gli assoluti della Bibbia. Oggi assistiamo agli assoluti che pervengono alle nostre orecchie, da musulmani, evoluzionisti, Testimoni di Geova, Buddisti, atei, omosessuali, coppie di fatto, mentre noi dovremmo fare udire la voce di Cristo. Se ben riflettiamo, sembra che la debolezza della testimonianza cristiana alberghi non tanto a livello del popolo, quanto ai piani più alti, nei salotti;  sembrerebbe più il ‘frutto’ dei luoghi in cui si fa teologia che di quelli in cui si vive comunemente. Infatti assistiamo a talune ‘denominazioni evangeliche’ che hanno benedetto i matrimoni fra i gay diluendo così la Parola di Dio. Eppure migliaia fra i loro antenati, fondatori di queste denominazioni, perseguitati una volta a morte, avevano dato la loro vita per la pura Verità dell’Evangelo.

Ogni tentativo di diluire la centralità di Cristo annulla la Buona Notizia e condanna il cristianesimo ad essere visto come una delle ‘possibili religioni’ a disposizione dell’uomo anziché come una relazione personale con Yahweh (YHWH), l’Eterno, nostro Padre tramite la fede nel Signore Gesù Cristo.

AFFERMARE CON FRANCHEZZA LA NOSTRA FEDE: Un’opinione diffusa in certe chiese evangeliche, dovuta alla scarsa informazione, è quella che porta a considerare i musulmani nostri ‘fratelli’, per l’errata convinzione che credano allo stesso Dio della Bibbia.

Dobbiamo renderci conto che l’affermazione assoluta e centrale della fede cristiana è la divinità di Cristo e che questa è uno scandalo per la ragione dell’uomo di tutti i tempi. Infatti affermare che Gesù è l’Unico Signore e Salvatore del mondo e che la sua Parola è l’Unica Verità, oltre all’incredulità scatena delle reazioni come ironia, critica, disprezzo e a volte anche ira.
Dal Prof. Jay Smith ci viene ricordato che: “È raro che il musulmano, mentre sta dialogando con un cristiano, rinunci a ricordargli che la Bibbia non solo è corrotta ma che il nostro Signore altro non è che un uomo. Per contro noi non lo censuriamo perchè viviamo in un ambiente dove la libertà di parola è garantita e praticata, quindi per quale ragione noi scegliamo di censurarci con loro? (ci asteniamo cioè dall’affermare categoricamente la no- stra fede e mettere in dubbio i loro princìpi di fede). Non è questo un doppio standard? Rifiutiamo a noi stessi quella libertà che invece concediamo agli amici musulmani. Di conseguenza noi combattiamo la battaglia soltanto con una gamba…

La nostra franchezza non vuol dire disprezzare le altre religioni, a differenza di quanto si pensa in occidente; al contrario, significa semplicemente ribadire con amore il grande mandato che Cristo ha affidato ad ognuno di noi.

Noi non disonoriamo Dio se quel che diciamo è vero, anche se ciò porta ad umiliare coloro ai quali questa verità è diretta”.

Si sta perdendo di vista l’evidenza che la morte di Cristo in croce è quanto di più grande Dio (della Bibbia) abbia potuto fare per amore dell’uomo, giacchè è dal Suo sacrificio che proviene la nostra salvezza. Gesù in croce ha espiato il peccato, per questo la croce è il cuore del cristianesimo: in essa Dio ci ha riconciliati con sé Stesso.

L’islam afferma che l’espiazione dei peccati avviene esclusivamente attraverso le opere, tentando in ogni modo di annullare la salvezza per grazia mediante la fede; secondo quanto dice la Bibbia: “Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti” (Nuovo Testamento, Efesini 2:8-9). La venuta di quell’Uomo attraverso il quale si ottiene la salvezza, è predetta da almeno 300 profezie bibliche.

F.M.

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