Il vero digiuno

“Il digiuno che io gradisco non è forse questo?”

 

Amico musulmano, osservi il digiuno veramente come hanno fatto i profeti?
Consigli biblici per praticare il vero digiuno.

Noi occidentali ad esempio, compreso i non religiosi, siamo più bravi dei musulmani in quanto al digiuno: noi digiuniamo tutte le notti     ( e non solo 30 notti) di tutte le notti della nostra esistenza.   Dal punto di vista biblico, uomini e donne che si astengono dal cibo completamente, non sovvertono semplicemente gli orari o il metabolismo per un mese.  In realtà non digiunano nel modo che vuole Iddio della Bibbia, i musulmani non stanno facendo un favore a nessuno, nemmeno a Allah. C’è poca comprensione intorno al reale digiuno  spirituale nel nostro mondo.

“E’ nel mese di Ramadan che abbiamo fatto scendere il Corano, guida per gli uomini e prova di retta direzione e distinzione. Chi di voi ne testimoni [l’inizio] digiuni.” (Sura 2:185a)

“Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio” (Sura 2:185b)

I non-musulmani non si astengono dal mangiare ogni notte? Allora si dovrebbe chiamare digiuno…per riprendere a mangiare al mattino.

Digiunare nel Corano & nell’ Hadith

Il digiuno del Ramadan è imposto molto chiaramente dal Corano. Un quinto di tutte le persone del pianeta sono chiamate ad astenersi dal cibo durante le ore di luce del giorno. Questo mese è la commemorazione della rivelazione del Corano e dovrebbe essere accompagnata da preghiere e lettura del Corano. È un esercizio compassionevole, con flessibilità data agli ammalati  e ai viaggiatori. L’intenzione di Allah del Corano è rivelata: “Allah vi vuole facilitare e non procurarvi disagio,…” (sura 2:185b).

“L’Islam è stato fondato su cinque pilastri” tra i quali c’è il digiuno nel mese del Ramadan. Il Digiuno è anche menzionato come uno dei requisiti per entrare nel Paradiso (Al Nawawi: 22). C’è qualche dubbio su quanto fosse importante per Maometto e i suoi compagni?

Allo stesso tempo bisogna ricordare che il digiuno non è caratteristico di una sola religione: nessuno sia così orgoglioso da credere che le sue buone opere siano migliori di quelle di qualcun altro. Anche nei giorni di Maometto il gran numero di non-musulmani digiunava nella stessa maniera dei compagni del Profeta (Al Nawawi: 25). Persino gli atei e i pagani digiunavano, ma certamente non per Dio.

Digiunare oggi

“Il digiuno che io gradisco non è forse questo?”

Dovremmo ammettere a questo punto, che sia i cristiani che i musulmani in tutto il mondo hanno fallito riguardo al loro mandato di digiunare. Per esempio, è risaputo molto bene che nel mondo musulmano, durante il mese di Ramadan, viene consumato più cibo che in qualsiasi altro periodo dell’anno. In più, questo mese è conosciuto come un momento molto difficile tra i musulmani, con molte tensioni nella società che frequentemente finiscono in rabbia e lotte.

Il mondo cristiano in generale non è migliore, il digiuno si è trasformato per molti da un’azione segreta ad una pressoché inesistente, anche se vi sono alcuni che digiunano ancora durante la quaresima. Se stiamo ricercando il digiuno scelto da Dio, allora non dovremmo rinfacciarci i fallimenti gli uni degli altri. La maggior parte degli abusi nel mondo musulmano ed in quello cristiano deriva dal pozzo nero del materialismo che ha inondato l’intero pianeta.

Ma cosa ne viene a te o a me se i musulmani e i cristiani non digiunano nel modo giusto? Pensiamo forse che le leggi di Dio consistano in ciò che noi vediamo praticare dalla gente che ci circonda? No, dobbiamo ricercare il digiuno prescelto, quello insegnato da tutti i profeti, da Adamo attraverso Abraamo e la sua progenie retta (Galati 3.29)!

Mille anni prima di Hijra

Iddio nostro, ha sempre avuto i suoi profeti che richiamavano il Suo popolo al pentimento. Questo era il caso del profeta Isaia, un discendente di Abraamo che viveva e profetizzava prima dell’avvento del Cristianesimo e dell’Islam, in un tempo in cui il popolo di Yahweh si era dimenticato di ciò che era il digiuno scelto da Lui. Egli dichiara:

“Ecco, voi digiunate per litigare, per fare discussioni, e colpite con pugno malvagio; oggi, voi non digiunate in modo da far ascoltare la vostra voce in alto. É forse questo il digiuno di cui mi compiaccio, il giorno in cui l’uomo si umilia? Curvare la testa come un giunco, sdraiarsi sul sacco e sulla cenere, è dunque questo ciò che chiami digiuno, giorno gradito al SIGNORE? Il digiuno che io gradisco non è forse questo: che si spezzino le catene della malvagità, che si sciolgano i legami del giogo, che si lascino liberi gli oppressi e che si spezzi ogni tipo di giogo? Non è forse questo: che tu divida il tuo pane con chi ha fame, che tu conduca a casa tua gli infelici privi di riparo, che quando vedi uno nudo tu lo copra e che tu non ti nasconda a colui che è carne della tua carne? Allora la tua luce spunterà come l’aurora, la tua guarigione germoglierà prontamente; la tua giustizia ti precederà, la gloria del SIGNORE sarà la tua retroguardia.”(Isaia 58:4-8).

Circa seicento anni prima di Maometto, Gesù, il Messia, Figlio di Dio,  dichiarò:

“Quando digiunate, non abbiate un aspetto malinconico come gli ipocriti; poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. Io vi dico in verità: questo è il premio che ne hanno. Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia, affinché non appaia agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa.” (Matteo 6:16-18).

Attenersi al modello dei veri profeti  (non di certo Maometto)
Se i profeti parlano, dobbiamo ascoltare, anche se viviamo centinaia di anni dopo il loro ministerio. Gli insegnamenti di Gesù su questo argomento meritano il nostro rispetto. Egli disse che dopo la Sua partenza, i Suoi seguaci avrebbero digiunato. Fu esattamente quello che accadde. I compagni di Gesù e i loro seguaci praticavano attivamente il digiuno nascosto, normalmente due volte alla settimana, anche se molti increduli rifiutavano di fare così. Vi erano anche momenti in cui i credenti digiunavano assieme, solitamente in tempi difficili o per eventi speciali. Non era un digiuno annuale prescritto. Esso aveva uno scopo immediato. Con il denaro che avrebbero speso per il cibo, coloro che digiunavano donavano agli affamati, sia credenti che non-credenti, senza chiedere compensi. Essi vedevano ciò come parte del loro amore per Dio, non come un mezzo per guadagnarsi il diritto di andare in Paradiso. Essi desideravano vivere per lo Spirito di Dio e non per il loro stomaco (diversamente quindi, dai pasti faraonici che si consumano di notte secondo le usanze islamiche).

Il loro era anche un digiuno di compassione. Nessuno doveva essere costretto a digiunare sia privatamente che pubblicamente, perché questo era quanto facevano i religiosi ipocriti. Se la società ci costringe a digiunare, allora ci deruba della gioia di obbedire Dio con amore.

Dovrebbe essere lo stesso per noi oggi, se cerchiamo di seguire i profeti. Il nostro digiunare dovrebbe essere visto solo da Dio. Dovrebbe essere un mezzo per controllare il nostro appetito, non per aggravarlo. Dovrebbe porre fine al peccato. Dovrebbe procurare cibo a coloro che stanno morendo di fame e sono nel bisogno. Dovrebbe darci l’opportunità di pregare e intercedere davanti a Dio per quelli che stanno intorno a noi. Dovrebbe purificare le nostre anime affinché nel nostro carattere diventiamo più simili ai profeti di Dio. Le nostre vite dovrebbero cambiare attraverso il digiuno. E soprattutto, il digiunare dovrebbe aiutarci a conoscere meglio Dio, non soltanto a conoscere fatti e dottrine riguardo a Dio.

DOMANDATI, MUSULMANO:  Il tuo digiuno è una pratica pubblica o privata? Se non è in privato, allora mi dispiace, ma tu hai già ricevuto la tua ricompensa, l’approvazione della società ISLAMICA (Umma). Se è segreto, allora va bene.

DOMANDATI: Il tuo digiuno è parte di un processo regolare e giornaliero per vincere i tuoi peccati e i tuoi appetiti, per chiedere a Dio della Bibbia di raffinare il tuo carattere per adattarlo al Suo? No, potresti dire, stupito. Nessuno può essere come Dio. Dio soltanto è Dio. Questo è vero. Ma Dio ha creato l’uomo a Sua propria immagine. Non siamo come le bestie, incapaci di comprendere Dio. Egli è in grado di avere relazione con ciò che ha creato a Sua immagine.

E cosa è la religione senza questo raffinamento del nostro carattere perché diventi simile al Suo? Non è niente altro che un insieme di regole! Le regole sono inventate dagli uomini, ma solo Dio crea la strada per farsi conoscere.

Se dici sì, il mio digiuno è un mezzo per costruire una relazione con Dio (della Bibbia), allora va bene. Hai fatto un buon passo nella comprensione del digiuno scelto dal vero Dio, come insegnato da Gesù Cristo. E attraverso il Suo digiuno sacro, segreto, prendendo su di noi la vita di Gesù Cristo, noi impariamo cosa significa amare e conoscere Dio. Di questo testimoniano tutti i profeti.

“Il digiuno che io gradisco non è forse questo…?”

Dalla collana “99 tratti della Verità”

Photocredit: https://flic.kr/p/4SWBqG (CC BY-NC-ND 2.0).

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