Islam e occultismo (1°)

Disamina di Bernard Collinson

Prefazione

Il termine “occulto” deriva dal latino “occultus”, il participio passato di “occulère” che significa occultare, nascondere.
Le pratiche occulte, che appartengono al dominio di Satana, trascendono o paiono trascendere tutto ciò che è percepibile dai cinque sensi. L’occultismo come parte della tradizione popolare è praticato da migliaia di anni. Anche se tali pratiche possono assumere varie forme, i principi fondamentali rimangono gli stessi. L’occultismo è blasfemia contro Dio e quindi non può rimanere impunito, ma deve passare sotto il giudizio di Dio.
Per lo scopo di questo studio, prenderemo in esame le pratiche occulte, divise in quattro categorie: superstizione, chiromanzia, magia e spiritismo.

Islam e occultismo, tutt’uno!

Come può essere possibile che vengano praticate arti magiche in paesi dove l’islam è predominante, dove si presume che l’adorazione dell’onnipotente, onnisciente Allah sia centrale?
Pur non avendo una risposta decisiva a questa domanda, i fatti dimostrano la realtà dell’esistenza di pratiche occulte in Nord Africa e in certi Paesi asiatici. Coloro che intendono lavorare come missionari per portare il vangelo ai musulmani, devono essere consapevoli che vi sono molte di queste persone segnate, a vari livelli, dalla duplice realtà delle forze dell’islam e dell’occulto. Nel presentare il vangelo ai non-credenti, e facendo consulenza ai credenti nei loro momenti di prova, si devono considerare questi due fattori molto seriamente. Altrimenti si rischia di non arrivare al cuore dei veri problemi che affliggono queste persone.

Sin dall’inizio, dobbiamo riconoscere che le attività demoniache, che operano a vari livelli, si differenziano in intensità e manifestazioni osservabili. Molti musulmani nordafricani, ad esempio, hanno poco o nulla a che fare con l’occulto. Certe aree geografiche ne sono più marcate di altre. Tuttavia, gran parte di quel senso d’abbattimento sperimentato da cristiani nordafricani e missionari e che tende a distruggere l’anima, è la conseguenza diretta dell’attività demoniaca.
Senza dubbio, molti casi di turbe mentali, amnesia, depressione, ecc., hanno origine dall’oppressione satanica, non tanto da uno stato di squilibrio psichico.

Il lettore non deve comunque pensare che tutte le aree della vita in Nord Africa siano dominate da quanto appena sostenuto. Ci sono molti aspetti comuni di cultura, vita sociale e familiare che sono di per sé caratterizzati da influenze sia tradizionali che contemporanee, prevalenti in queste zone.
Gli esempi di cui sopra sono stati citati per illustrare i punti a cui faremo riferimento nel testo.

L’operatore cristiano deve tener conto della potenza degli spiriti malvagi e prepararsi spiritualmente ad affrontare questa sfida. Il nostro desiderio è che il presente studio possa servire a questo scopo. “…affinché non siamo sopraffatti da Satana, perché noi non ignoriamo le sue macchinazioni.” 2 Cor. 2:11.

L’esistenza di potenze tenebrose ostili alla Fede e la loro attività incessante sono fattori che inevitabilmente accompagnano il cammino cristiano. “Rivestitevi dell’intera armatura di Dio”, scrive Paolo “per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie del diavolo” (Efesini 6:11). “Resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi”, dice Giacomo (4:7) mentre Pietro avverte: “ Il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando che possa divorare”(1 Pietro 5:8). Gli apostoli parlano all’unisono.

L’opera del diavolo consiste nel guastare, deformare e distruggere ciò che Dio ha creato (1 Pietro 5:8; Marco 9:22). E lo fa per mezzo della menzogna e dell’inganno. Infligge cecità spirituale, infonde un senso di falsa sicurezza e rende gli uomini schiavi della sua volontà: il diavolo, l’acerrimo nemico della Chiesa di Cristo, persisterà nel suo lavoro fino a che, con la seconda venuta del Figlio di Dio, non sarà incatenato (Apocalisse 20:10).

Bernard Collinson

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