BANDIRE IL RISENTIMENTO ANTI-ISLAMICO

BANDIRE IL RISENTIMENTO ANTI-ISLAMICO

Chi non ha mai visto i lavavetri? Chi non incontra le mamme musulmane davanti alla scuola? Chi non ha dei colleghi musulmani?

Io credo che essi non siano solo qui per lavarci i vetri, guadagnarsi da vivere e crescere i loro figli. Teniamo presente che i circa 1.200.000 musulmani in Italia provengono da Paesi dove spesso è proibito predicare il Vangelo.    Anche fra i musulmani c’è diversità. Distinguiamo brevemente almeno due categorie, per ora:

I MUSULMANI NOMINALI

In Italia vi sono dei musulmani con o senza permesso di soggiorno, altri sono turisti o studenti, altri sono qui per cure mediche o per affari. Posso testimoniare che molti di loro sono interessati a conoscere Gesù e cercano l’opportunità di ascoltare noi, “la gente del Libro”, come veniamo rispettosamente chiamati dal Corano.
I musulmani nominali, spesso, sono delusi dall’islam e sconvolti dai suoi recenti sviluppi sanguinosi. Purtroppo, però, essi sono disorientati anche da questo Paese occidentale che si professa cristiano: l’Italia. Erano venuti per trovare lavoro e fare soldi, molti di loro non hanno né amici né affetti; altri si drogano e si ubriacano per la delusione e la solitudine.

Ci pensate..? Li lasciamo risiedere da noi senza far loro udire la Buona Speranza, forse l’unica possibilità nella vita per essere salvati? Se seminiamo qui, il Signore saprà far crescere la loro fede là dove risiedono.  Cogliamo l’opportunità di irradiare la Luce del Vangelo a queste anime preziose che Dio mette sul nostro territorio.

Ora è il tempo che sono aperti a rivalutare la loro religione, e….! Molti sono i musulmani che accettano il Vangelo ed apprezzano le nostre risposte alle loro domande su Gesù e sulla Bibbia.

E I FONDAMENTALISTI??

I fondamentalisti musulmani, almeno al primo contatto, non sono aperti al Vangelo, anzi, sono qui con uno scopo ben preciso: convertire l’Europa all’islam. Il loro zelo incute paura all’Occidente. Noi cristiani dovremmo incanalare qualcosa del loro zelo nelle nostre vite di cristiani. Ho  avuto la possibilità di conoscerli di persona e ho conosciuto alcuni veramente gentili. Ad un primo impatto sembrano chiusi, ma spesso sono molto più ricettivi di altri musulmani nominali. Dovremmo guardare al fondamentalista musulmano  come al “Saulo prima maniera” e cogliamo l’eccellente occasione, che Dio ci dà, di evangelizzarlo. Quando queste persone si convertono, diventano strumenti potentissimi nelle mani di Gesù, come Paolo nel Nuovo Testamento. Una testimonianza a riguardo è la storia di un imam (leader musulmano), che si convertì a Gesù e sostituì la luna sulla moschea con la croce, o di un’altro che da persecutore dei cristiani divenne fondatore di chiese nel suo paese.

Francesco Maggio

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