Nella valle di lacrime (testimonianza)

Nella valle di lacrime

Un esodo pericoloso dall’Islam a Cristo (vita vissuta)

Mi chiamo Timoty Abraham ( questo è il mio pseudonimo cristiano), un semplice egiziano dalla Regione del Delta. Fattorie mi circondavano da ogni parte insieme a ruscelli del lussurioso fiume Nilo che dà vita con la fertilità. Ricevetti una severa educazione islamica nella mia infanzia, studiando nella scuola del villaggio deputata all’insegnamento del Corano (al-Kutaab).
Mi insegnarono a temere Dio (Allah in arabo) che creò i cieli e la terra in sei giorni. Non c’era una sola ragione per dubitare di una religione che enfatizzava il temere Dio, facendo buone opere e vivendo una vita morale. La recitazione del Corano aveva lo scopo di produrre un senso di tranquillità. Mi piaceva il circolo di adorazione Sufi, perché adoravano la persona di Muhammad. Questo era il gruppo di Abu-al-azayem. Stavo ricercando una maggiore vicinanza all’onnipotente
Allah.

Una sera intorno alle 19 nella moschea al-Mahatta, avendo finito di pregare la preghiera al-Maghrib, fui introdotto a Muhammad Imam e Sulleiman Kahwash. Erano profondamente influenti per incorporarmi nel loro gruppo “La Fratellanza Musulmana- al-Ikhwan al-Muslimin.”

Mi incoraggiarono ad essere un devoto musulmano e a digiunare il lunedì e martedì di ogni settimana e rompere il digiuno con loro quando mangiavamo pane, formaggio, datteri (tamr), e deliziosa insalata. Io imitavo diligentemente ogni cosa che faceva il profeta Muhammad, anche la postura da seduto che il Profeta aveva quando mangiava. Erano così gentili con me. Vedevano inoltre in me un potenziale eloquente oratore. Perciò, Sulleiman Hashem, il leader in quel momento, mi si avvicinò gentilmente, “Ibrahim, tu sei chiamato dall’insegnamento del Corano a proclamare il messaggio dell’Islam “da’awah”. Considerai: “ Mio Allah! Io ho solo 14 anni e sono facilmente intimidito.”

Nondimeno, Sulleiman mi diede un insieme di libri da studiare in preparazione del sermone che dovevo esporre il giorno dopo. Da allora in poi, divenne un’abitudine per me predicare un sermone il primo lunedì di ogni mese lunare. Ero pieno di zelo tanto che i miei leaders avevano arrangiato di farmi andare nelle città vicine, per predicare di moschea in moschea.
Con zelo volevo che tutti seguissero la Tradizione del profeta Muhammad, e di conseguenza, mia sorella non ebbe altra scelta che ubbidire al mio Coranico comando e indossare il velo che indicava modestia. Avevo bisogno dell’approvazione di mio padre. Mi chiesi se aveva mai sentito predicare suo figlio, il quattordicenne islamista musulmano.
Con mia sorpresa mio padre fu aspramente criticato dalle persone per avere un figlio che era ora un “fanatico”. Mio padre divenne furibondo contro il mio radicalismo islamico e senza pensarci mi diede un pugno nei denti.
Oggi il mio dente davanti è falso. Esso mi richiama alla memoria la mia precedente perseveranza fino alla morte per essere uno zelante fondamentalista islamico e la mia volontà di essere perseguitato per il mio impegno. Mio padre bruciò la mia libreria islamica Sunni (soprattutto wahabi e salafi).

Non fui mai intimidito da nessuno di loro e continuai a predicare l’Islam ogni giorno nella parata del mattino (taboor as-sabah) così come in ogni moschea in cui andavo a predicare. Mai mi venne in mente nemmeno per un secondo che l’Islam potesse essere sbagliato. Nel mio proposito di propagare l’Islam dappertutto, mi trovai nelle mani una rivista che aveva indirizzi di corrispondenti dagli Stati Uniti. Ne scelsi uno a caso e gli scrissi, sperando di convertirlo all’Islam.

Fare i conti senza l’Oste..

Scrissi a John dalla Pennsylvania avanti e indietro dagli USA per due anni, ognuno di noi due cercando di convertire l’altro. Lessi ogni libro che potevo che sosteneva il rifiuto alla Bibbia.
Per rendere le cose peggiori, non avevo alcun rispetto per la Bibbia da quando il Corano mi aveva insegnato che era corrotta. Poi John mi fece una sorpresa venendo a visitarmi nel mio paese. Quella fu la prima volta che vidi un vero cristiano. La sua sincerità, franchezza, genuinità e apertura mi
impressionarono. John stette con me due mesi. Egli aveva una sorprendente vita di preghiera che mi servì come un modello nella mia vita di oggi. Non sapevo che i cristiani pregassero fino a che non vidi una “epistola vivente” proprio nel mezzo della mia casa, un uomo di una terra lontana che divenne uno di noi e genuinamente incarnò l’amore di Cristo. John aveva una sorprendente vita di preghiera perché pregava più di quanto parlava, pronunciando le parole della Bibbia. Divenni geloso dell’intimità di John con Dio e aumentai le mie recitazioni del Corano.

Il Corano parla di un dio che è alla ricerca di strade per tormentare i suoi schiavi. Un musulmano può fare più buone opere può in questo mondo e nel giorno del giudizio Dio pesa le opere di ogni individuo su una “bilancia”. Se le buone opere sono più pesanti, allora il credente andrà nel paradiso descritto nel Corano come un posto di piacere sessuale e di spasso con la huris dagli occhi grandi (sura al-Waqia 56:20-23 ). Comunque, nel Vangelo di Matteo 22:30, Cristo nostro Signore dice:
“ Perché nella resurrezione non si sposano né sono dati in matrimonio, ma sono come gli angeli di Dio nei cieli”

Amico musulmano, secondo quanto dice il Corano, se le tue azioni malvagie sono più pesanti, tu sarai gettato nelle fiamme dell’inferno. Sembra che tu abbia bisogno anche solo del cinquantuno per cento di buone opere per entrare in paradiso. Comunque rimani assolutamente incerto se andrai o meno in paradiso. Tutto ciò che dici, amico musulmano, è: “Solo Dio lo sa!”. Tu speri nella misericordia di Allah, e speri che gli angeli o il Profeta intercederanno per te l’ultimo giorno, così che sarai salvato dall’inferno.

Io ero come te, sorella o fratello musulmano, proprio nella stessa barca , finchè ho saputo che puoi essere assolutamente sicuro di andare in paradiso. I miei occhi si riempirono di lacrime solo a ricordare quanto ero perduto e che ora sono stato ritrovato. Mentre tremo in lacrime, vedendo la maestà di Dio, gioisco nel sapere che ho la vita eterna sicuramente.

Nella Bibbia Dio è insieme giusto e misericordioso. La sua giustizia richiede che tutti siano puniti nell’inferno, perché Egli è perfetto al 100 per cento. Non importa quanto fortemente cerchiamo di compiacere Dio, perché siamo sempre mancanti davanti alla Sua perfezione . Dio vide la nostra insufficienza, e decise di pagare la nostra pena Egli stesso. Egli mandò la Sua Parola Isa Al Masih (Gesù Cristo), che è assolutamente senza peccato e senza fallo, per portare la punizione dei nostri peccati sulla croce. Che cosa puoi dire al Giudice quando Egli sceglie di pagare la pena per te?
La Bibbia dice in Giovanni 3:16 :
“Perché Dio ha tanto amato il mondo che Egli ha dato il Suo unico figlio così che chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna”.

E’ perché Dio ci ama che ha mandato la Sua Parola, Gesù Cristo, a morire per noi. L’Islam non ci dà mai la certezza di andare in paradiso, mentre Cristo lo fa assolutamente! Gloria a Dio! Grazie, mio Signore, per aver scelto sovranamente di pagare il prezzo Tu stesso nella Persona della Tua Parola Incarnata, il Signore Gesù Cristo, che è l’espressa rivelazione della natura dell’Onnipotente Allah.

Dopo che John se ne andò, la sua influenza rimase. Pensai che avrei depresso John dicendo: “John, la tua visita mi ha reso un musulmano più forte e non cercare più di convertire musulmani.” Ma John ebbe la meglio ancora nelle sue suppliche e preghiere. La sua preghiera di intercessione mosse il Signore a svegliarmi nel mezzo della notte così da non farmi dormire né riposare. Il conflitto interiore raggiunse il suo zenith. Agitato, raggiunsi la mia Bibbia e la aprii a caso. Trovai: “ Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” Mi ricordo che un giorno in un acceso dibattito tra me e John, presi in giro la Bibbia e dissi:
“ John, la tua Bibbia è la cosa più assurda! Come puoi credere alla storia di Saulo che divenne Paolo, il servitore del Vangelo?” John rispose: “La storia è vera, ed ecco perché sono paziente con te. Tu sarai un altro Paolo un giorno!” Io replicai: “ John, devi essere fuori di testa per pensare anche per un secondo che io potrei lasciare la religione delle religioni , l’Islam!”
Riflettendo su : “ Saulo, Saulo…” dissi : “ Signore ! Io? Io ti perseguito? Non ti ho fatto niente di persona… Io ricordo di aver denunciato alla polizia una studentessa di medicina … ma non ho fatto niente a Te. E’ vero che colui che ha toccato uno dei Tuoi tocca la pupilla dei Tuoi occhi ?”

L’Islam nega la crocifissione del Signore Gesù Cristo perché il Corano credeva in questo modo di privare i giudei della vittoria che essi reclamavano nella morte di Gesù . Il Corano asserisce che Dio sostituì Gesù e mise qualcun’altro sulla croce che sembrava il Messia. Ora amico musulmano, Dio non è coinvolto in affari di frode , perché se avesse voluto liberare Gesù dalla croce , l’avrebbe potuto fare miracolosamente senza dover ingannare e mettere qualcun ‘ altro simile a Gesù .Questo errore del Corano è troppo evidente , e prova che il Corano non ha origine divina . Per di più , il Corano contraddice se stesso perché mentre proclama che i giudei non uccisero veramente Gesù afferma anche molto chiaramente la realtà della morte di Gesù nella sura della famiglia di Imran 3: 47/54-48/55 quando afferma:

Quando Dio disse: “OH GESU’ DEVO CAUSARE LA TUA MORTE , E POI TI INNALZERO’ FINO A ME “.

Amico musulmano, il mio scopo non è quello di convertirti ma di sollevare l’ultima domanda :” Chi è Cristo ? Fu crocifisso ? E questo che effetto ha su di te ? Se l’intera storia dell’umanità gira intorno a Cristo, allora la mia vita intera e la mia esistenza dovrebbero girare anch’esse intorno a Lui .Negare la croce di Cristo significa contraddire la storia stessa . E ‘ detto nel Corano che Muhammad stesso fu incitato da Dio a riferire alle persone del Libro ( i giudei e i cristiani) se egli era in dubbio riguardo al Corano:
“E se tu (Muhammad) sei in dubbio riguardo a ciò che noi ti riveliamo, allora chiedi a coloro che leggono le Scritture che esistevano prima di te.” Sura Yunus 10:95

Per la prima volta nella mia vita, cominciai a farmi la domanda “perché” e a mettere in discussione tutto ciò che davo per certo. Tutti i postulati furono esaminati in modo critico. Questo mi mise nei problemi in una società autoritaria. Le domande, essi dicono, volano nella faccia di Allah. Ubbidisci. Questo è tutto. Nella Fratellanza Islamica, il nostro motto era “samaana wa ataana” cioè “abbiamo udito e ubbidito.” Dopo anni di studi, giunsi a due logiche conclusioni: la Bibbia è l’inerente Parola di Dio, e Gesù è la Parola di Dio. Cominciai a vedere che era possibile che Gesù fosse Dio. Con l’intelletto accettai tutte le affermazioni della fede cristiana, ma nel mio cuore ancora avevo paura di essere picchiato a morte per il fatto di chiamare il Dio onnipotente “Mio Padre”. Avevo bisogno di un miracolo! La Bibbia ci insegna che nessuno può dire “ Gesù è il Signore” se non attraverso lo Spirito Santo (1 Corinzi 12:3). Non meravigliamoci che ogni esperienza di Salvezza è un miracolo di nascita dalla morte alla Vita Eterna!

Dalla profondità del mio cuore, nel mezzo del conflitto interiore, io urlai in lacrime ad Allah, anche nella moschea, “ Signore, mostrami la Verità! E’ Gesù o Muhammad? Potrebbe essere che Tu sei mio Padre? Mostrami la verità, e io servirò la verità a cui tu mi conduci per tutta la mia vita, qualunque sia il costo!” Scoppiai in lacrime quando seppi che il costo poteva essere oltraggiosamente troppo alto per una persona debole e magra come me. Perché, come potevo permettermi di essere cacciato dalla mia famiglia e di dormire per le strade come una persona senza casa? E cosa sarebbe successo se i miei leader della Fratellanza Islamica lo avrebbero scoperto?

E se essi, nella loro giustizia e zelo islamico, mi avessero catturato per difendere l’Islam e poi ucciso? Secondo la religione islamica, ad un apostata dovrebbe essere data un’opportunità di tre giorni per ritrattare, e poi che il sangue dell’infedele sia legittimamente sparso nel nome di Allah! Le parole del Profeta Muhammad risuonavano nel mio orecchio: “ Chiunque (che sia musulmano) ha cambiato la sua religione, uccidilo.” Questa tradizione è stata tramandata da AbuBakr, Uthman, Ali, Muadhibn Jabal, e Khalid ibn Walid. Ma ancora persistevo nel chiedere a Dio di guidarmi.

Guida, o grande Jehovah, me che sono un pellegrino attraverso questa arida terra; io sono debole, ma tu sei potente.
Una notte Cristo mi apparse in sogno e mi disse con una tenera voce: “Ti amo!” Vidi quanto ostinatamente gli avevo resistito in tutti questi anni e gli dissi in lacrime: “Ti amo anch’io! Ti conosco! Tu sei eterno per sempre.” Mi svegliai con lacrime sulla faccia ripieno di gioia abbondante, credendo che Cristo stesso aveva toccato sia la mia mente che il mio cuore, e gridai. Ero pieno di grande passione per Cristo, saltando su e giù, cantando lodi al Suo nome e parlandoGli giorno e notte. Non avrei neppure dormito senza l’infallibile Parola di Dio, la Bibbia, vicino al mio petto.

Sperimentai cosa vuole dire un “figlio di papà” di Dio: Dio mi avrebbe data qualsiasi cosa gli avrei chiesto in preghiera. Ma poi il Signore volle che io lo amassi e lo lodassi per quello che è, non per quello che ricevo da Lui. Cercai di tenere la mia fede segreta e così fui battezzato segretamente nella casa di un pastore.

Ripieno della gioia della salvezza non potevo più nascondere né negare Cristo. Perciò, quando il mio amico di infanzia mi chiese se Cristo era stato crocefisso, io risposi “Sì!” e spiegai perché. Egli pregò con me per ricevere Cristo. Era scosso e sudato ogni volta che pregava con me. Egli potè vedere quanto era potente il nome del nostro Signore Gesù. I miei leader formati nel fanatico gruppo Islamico, desiderando sapere chi fosse a condurre, lo minacciarono di ucciderlo se egli non avesse detto tutto sulla mia conversione. Purtroppo, egli mi tradì e fui picchiato davanti alla moschea dove avevo formalmente predicato l’Islam con zelo. Ai loro occhi ero un blasfemo infedele che meritava di essere ucciso a meno che non avessi ritrattato. Considerarono la mia conversione come la più orrenda forma di profanare l’Islam e il Corano.

Da quando la mia segreta conversione fu resa pubblica e i Musulmani complottarono di uccidermi, dovetti fuggire. Fui perseguitato dai Musulmani del mio paese nel Delta, fino a Ismalia fino a che arrivai nel Cairo dove i miei amici cristiani vivevano. Ma ancora i Cristiani non erano disposti a proteggermi, e dovetti tornare al paese, cercando rifugio nelle Sue mani protettive. Tornai dal Cairo e trovai una folla arrabbiata di Musulmani che riempiva la nostra casa. Mia madre indossava il vestito da lutto nero come è usanza in Egitto. Per aver abbandonato l’Islam, per loro ero morto!
Le donne Musulmane mi gridavano: “Tua madre non si meritava tutto questo da te. Perchè causarle tutto questo dolore ?” Un’altra donna si lamentava: “ Povera madre ! Suo figlio l’ha lasciata per i cristiani infedeli. Se fossi in lei ucciderei mio figlio perché segue gli infedeli come un cane.” Ricevetti una lettera da un amico della Giordania che riportava che mio padre camminava per le strade della Giordania piangendo amaramente mentre i lavoratori musulmani là lo riprendevano severamente. Rimase ammalato a letto per un mese a causa di questo fino a che non parlammo al telefono.

E’ assolutamente indimenticabile che i Musulmani irruppero oltraggiosamente nella nostra casa in quel modo barbarico. Mia madre s’inginocchiò ai piedi del nostro vicino “Sayed” implorandolo di risparmiare la mia vita e di uccidere lei al mio posto . In un così indescrivibile agonia , mia madre mi disconobbe e mi diseredò davanti a tutte le persone del mio villaggio . Amo mia madre più profondamente di qualsiasi altra persona in questo mondo , ma nessun potere umano per quanto grande possa essere può separarmi dall’amore di Cristo. Vivrò sempre per Gesù .

La mia bibbia , tutti i miei libri cristiani e i Cd di musica furono confiscati e bruciati .Decisi di andarmene dalla regione del Delta al Cairo.
Anche se la polizia mi seguiva il Signore rese ciechi i loro occhi e mi protesse . Nel Cairo , ero nascosto a casa di M. un amico battista egiziano che mi confortava in ogni momento.
Venni meno quando egli lesse :
“ Allora se ne andarono via dal sinedrio, rallegrandosi che erano stati considerati degni di patire vergogna per il Suo nome” ( Atti 5: 41).

Sono grato a Dio di avermi dato questo amico, M., che mi ha insegnato a vivere una vita vittoriosa ricca in lode e in ringraziamento. Egli mi diede un Nuovo Testamento in arabo tascabile e mi disse francamente che i suoi genitori erano spaventati. Anch’io dissi che se loro avessero continuato a nascondermi sarebbero finiti in prigione per sempre. Non avevo nessun altro posto dove andare. Così, sotto il consiglio del mio pastore segreto, tornai al paese, nascondendo il Nuovo Testamento in arabo nelle mie calze, pregando di non fallire. Fui arrestato e ripetutamente rilasciato.
Imparai cosa significa avere Dio come mio unico Rifugio. In prigione, il mio Salvatore sa che ho sperimentato vera pace. Non fui smosso perché vidi Cristo in prigione, non me stesso. Cantai canzoni di gioia nel mezzo delle lacrime, anticipando la venuta e la liberazione la radiosa Stella del Mattino. Decisi di nascondere la Bibbia in un posto dove la polizia non poteva confiscarla- nel mio cuore memorizzandola. Era un’abitudine dormire con la mia Bibbia accanto. Cinque anni dopo, cercai di sfuggire agli attentati dei Musulmani di uccidermi e rimasi scioccato di scoprire che ci sono alcuni cristiani professanti in America che attaccano la Bibbia per cui volevo morire. La parola di Dio mi ha dato promesse di fede che io applico come un bambino e che prego con fede. I cancelli del Paradiso si aprono quando preghiamo attraverso la Parola di Dio. La sua parola parla di vita!!!

Una volta quando andai a dare a mia madre il regalo del Giorno della Mamma, mi chiese retoricamente: “Il regalo del Giorno della Mamma?” Risposi: “Sì” ogni volta che ripeteva la domanda. Mi guardò con dolore e disse:

“Figlio mio, che ho aspettato per quindici anni e che poi finalmente è nato, è ora morto. Ti disconosco fino al giorno del giudizio, Ibrahim.”

Piansi, ma Cristo toccò il mio cuore e disse:

“Sono io la tua famiglia ora! Io sono tuo padre, tuo fratello, madre, sorella, amico e tutto per te, Timothy, ora.”

Non posso dimenticare quei giorni, quando mia madre chiamò la polizia per arrestarmi. Ella andò pure da una strega per mandarmi una maledizione e farmi tornare all’Islam. La strega disse: “Tuo figlio sta seguendo una via che non abbandonerà mai e rimarrà vittorioso per tutta la sua vita fintanto che cammina in essa.”  Queste parole, dalla bocca di una strega, condussero mio fratello minore a conoscere Cristo. La testimonianza dei demoni sul nostro vittorioso Signore rende lo scetticismo e l’incredulità assurdi (Per favore leggi Romani 8:35-39). Tu puoi essere più di un conquistatore attraverso Cristo, il tuo Vincitore che ti ama! Credilo!

Persi la mia Bibbia e tutti i miei libri cristiani furono confiscati. Tutto ciò che avevo era la radio. Furtivamente prendevo la mia radio e ascoltavo segretamente la Voce della Speranza, cercando qualche canzone che potesse confortarmi nella notte.(Comunque, parlo ora pubblicamente sulla Voce della Speranza da quando vivo in un paese libero, l’America.) Ma mia madre ancora mi sorprese e mi prese dalle mani la radio e mi picchiò sulla testa con le sue scarpe. Al tempo avevo solo 20 anni. Pregai per una Bibbia e il Signore mi ascoltò. Andai a prendere un pacchetto con dentro una Bibbia all’ufficio postale. Il capo dell’ufficio postale, Kamal, mi schiaffeggiò con forza e mi diede un pugno nella faccia. Io vidi tutti i tipi di terrore…Piangevo per l’intensità del dolore.

Egli mi disse: “Tu segui questi cristiani infedeli, lascia l’Islam e noi ti distruggeremo. Ti manderemo dietro il sole!”

Mi sentii in trappola e pregai con fervore di lasciare l’Egitto e praticare la mia fede in Cristo. Signore, Padre pieno di conforto, tu non mi hai mai lasciato. Per favore richiama alla mia mente tuo Figlio appeso alla croce che in una profonda agonia urlava: “Mio Dio, mio Dio perché mi hai abbandonato?” Signore Gesù tutti ti avevano abbandonato, eppure tu trovavi ancora riposo in Tuo Padre. Ho bisogno di dipendere dal Padre come tu hai fatto.

Dopo tre anni, decisi di andarmene dal Cairo che non era più sicuro. L’ultima volta che la polizia mi arrestò disse: “Secondo noi, tu sei un infedele che ha commesso alto tradimento. La prossima volta che ti arrestiamo, ci sarà la pena capitale.”

Per peggiorare le cose il padrone di casa “Cristiano” mi disse che non poteva più dare alloggio a un criminale fuggitivo.       Non ero più bene accetto nel mio paese. Nondimeno, il Signore intervenne, e un evangelista palestinese, Anish Sharrosh, mi presentò al dottor Paige Patterson. Egli cominciò ad aiutarmi per procurarmi un visto per gli Stati Uniti. In principio, mi fu negato il visto ma il dottor Patterson non mollò. Finalmente, mi fu accordato il visto, e in un modo soprannaturale mi fu possibile lasciare l’Egitto.

Signore, non liberi mai i tuoi figli dalla schiavitù per poi riportarceli dentro…Aiutami a vivere in qualche posto per praticare la mia fede Cristiana senza le molestie della polizia.

Signore, per favore fai tutto ciò che ti è possibile affinchè io non debba vivere in un ambiente dove le persone mi costringano ad andare in moschea. Tu vuoi che i tuoi figli ti adorino liberamente anche se questo significa scappare per le loro vite come è stato per me così che Cristo è tutto in tutti…
Se non fosse stato per il dottor Patterson, sarei storia oggi. Fui schedato per essere ucciso, e Dio vide che aveva più lavoro da farmi fare. Così, egli usò il dottor Patterson per salvare la mia vita in un modo soprannaturale. L’Iddio Onnipotente è un Padre per coloro che sono senza padre (Salmo 68:5), e quando mio padre e mia madre mi abbandonarono, come Davide dichiara, il Signore mi tiene stretto a Sé. E’ l’Iddio Onnipotente il tuo Padre Celeste, amico mio? (Galati 4:6) L’Iddio Onnipotente e Maestoso trova la sua gioia in te personalmente (Proverbi 8:31).

Signore, che io non sia mai sicuro o ricerchi le comodità a spese dell’unione con Te. Non ci dici tu Signore: “E voi sarete odiati da tutti a causa del Mio nome, ma colui che persevera fino alla fine, sarà salvato” (Marco 13:13)?

Per favore non permettere che io ricerchi con fretta la tua salvezza, Signore, in mezzo ai problemi, ma per favore dammi pazienza così che io sopporti le avversità come un soldato della croce di Cristo! Signore, che il Tuo amore mi consumi a tal punto che il fare la tua volontà possa essere il vero pane della mia vita. Nel nome di Cristo, amen!

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