Magia nell’Islam

Usanze ataviche in Nord Africa

Talismani, portafortuna, negromanzia, chiromanzia…

Insicurezza, paura delle malattie e della morte, paura di essere rifiutati sono alcune delle maggiori preoccupazioni dei musulmani. Hanno un forte bisogno di potere e controllo, e ciò li rende esposti all’occulto e alle pratiche animiste (amuleti, maledizioni, malocchio, ecc.).

Moltissimi sono i musulmani che ricorrono alla magia bianca per prevenire o cautelarsi dal malocchio o dalle maledizioni. Mentre la magia nera è praticata per procurare il male, la magia bianca, ci viene detto, di solito è praticata per scopi curativi. Spesso è nascosta dietro il paravento della terminologia religiosa per apparire innocua. Il mago o incantatore usa espressioni e frasi come strumenti di magia demonizzati. Pur apparendo come qualcosa che proviene dalla potenza di Dio, la magia bianca è originata dalla potenza di Satana. La magia nera e bianca hanno dunque la stessa origine, vale a dire, il potere demoniaco.
La magia bianca rappresenta ancora oggi quello che Paolo affermò in 2 Corinzi 11:14: “Satana stesso si trasforma in angelo di luce.”

È opinione dell’autore che gli incantesimi coranici siano investiti di potere demoniaco. Gli amuleti con incise parole coraniche, sigillati in una tasca di cuoio e regalati o venduti a scopi protettivi, sono in realtà degli strumenti demonizzati. Similmente, le parole della Sacra Scrittura, considerate al di fuori dal giusto contesto, sono distorte ad uso di spiriti estranei d’origine demoniaca.
A tale proposito, possiamo riscontrare quanto detto sull’abuso della Parola di Dio da parte di Satana in Matteo 4:6 e l’episodio dei sette figli di Sceva in Atti 19.

Dobbiamo essere consapevoli del fatto che la religione è spesso usata per camuffare una realtà del tutto opposta, e bisogna chiedere a Dio la capacità di discernerla. Una donna che si definiva credente, aveva sette ricette connesse alla magia bianca. Per esempio, per curare la stomatite, si doveva bere dell’acqua santa, recitando i nomi del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo; un tale uso meccanico della Parola è sempre pericoloso.

Nell’esercizio della magia bianca, il potere di guarigione è senza dubbio all’opera ma la guarigione sarà immancabilmente accompagnata da sintomi di infermità mentale o di legami spirituali. Satana guarisce il corpo in cambio dell’anima. Confrontate anche il senso di costrizione che si manifesta nella magia bianca e la sottomissione completa invece alla volontà di Dio, caratteristica della guarigione biblica: “Sia fatta la Tua volontà”.

Ogni paese del Nord Africa ha i sui sepolcri di santoni o”koubba” [vedi foto], meta di pellegrinaggi di persone ingenue che ricercano aiuto e protezione. Pezzetti di lana o tessuto che appartengono alla persona per cui si vuole intercedere vengono lasciati sulla tomba o appesi agli alberi circostanti. Allo stesso tempo si offrono doni al santone. In Marocco le tombe più conosciute sono ad Azemmour e Marrakech, mentre in Algeria, tra le più famose, troviamo le tombe di Sidi Ali Moussa (Mettidja) e Sidi Soliman. Tra l’altro, il Re Salomone è considerato dai musulmani come il più grande di tutti i maghi. Il suo nome distorto appare in molti incantesimi in uso in Marocco. Il pentacolo, conosciuto come il sigillo di Salomone, è raffigurato sulla bandiera marocchina. Si dice che per mezzo di un anello che recava inciso il pentacolo, Salomone controllava i demoni che abitavano il suo regno.

Prima di terminare la sezione sulla magia, dobbiamo fare un accenno alle contro-fatture e gli esorcismi.

Per essere più efficace, la contro-fattura deve essere ancora più potente dell’incantesimo che s’intende neutralizzare. A questo scopo bisogna procurarsi degli amuleti speciali dal taleb.
In Algeria, durante i sette giorni di festeggiamenti nuziali, la sposa indosserà uno di questi amuleti, prima al polso destro poi sotto il copricapo e in infine nascosto nel foulard; tutto questo nel caso si tema sia stata fatta una fattura contro di lei.

Quando la madre di una giovane sposa viene a sapere che la figlia ha un nemico, preparerà con cura un incantesimo neutralizzante. In una buca scavata sotto la soglia d’entrata della casa della sposa, si colloca una tartaruga con una piccola quantità di fasoukh (incenso) avvolto in un pezza annodata. La tartaruga è seppellita viva. Quest’incantesimo annulla qualunque sortilegio pronunciato contro la sposa.

Donna presso tomba di un Sidi (santone)

Un madre che abbia il sospetto che il figlio sia rimasto vittima del malocchio (magari per il pianto eccessivo), prenderà una manciata di sale in mano e la ruoterà per sette volte intorno alla testa del bambino, prima di gettare il sale in un braciere. Il sale scoppietterà: se il crepitio è forte come spari di cannone, la madre saprà che il figlio è sotto l’effetto del malocchio e quindi procederà alla contro-fattura. Ruoterà intorno alla testa del bambino sette grani di sale. Un grano è gettato nel tubo di scarico, uno nella latrina e gli altri cinque nel fuoco. La madre poi recita un incantesimo sul sale con queste parole: “Occhio del vicino, occhio di ratto, occhio di colui che entra dalla porta di casa, sii gettato nel fuoco.”

In alcune parti del Marocco si ricorre ad un altro tipo d’incantesimo come contro-fattura.
Una persona, che terrà nascosta la propria identità per ovvi motivi, raccoglierà la polvere o la sabbia dalle impronte fresche del malfattore che si ritiene abbia praticato il malocchio. Questa polvere, raccolta in una borsa, viene poi cosparso sulla persona, animale o cosa colpita dal malocchio, recitando allo stesso tempo un incantesimo.

Esiste l’esorcismo che non viene da Dio. Questo è confermato dalle parole del nostro Signore in Matteo 7:21-23: “Molti mi diranno in quel giorno, Signore,Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome e nel tuo nome scacciato demoni?…..E allora dichiarerò loro “io non vi ho mai conosciuto; allontanatevi da me, voi tutti operatori d’iniquità.”

Questi sono gli esorcisti che sono in grado soltanto di dislocare i demoni; gli stessi demoni cacciati da una persona, si ritroveranno in un’altra persona o in un altro luogo, quindi non cacciati via nel senso biblico. Il libro degli Atti ci riporta ciò che accadde ai sette figli di Sceva che si dilettavano con l’esorcismo. (Atti 19:13-16).

I maghi esorcisti non hanno alcun potere sul credente in Cristo che sta camminando con Dio. Una volta, quando Naima del Marocco fu portata dalla sua famiglia davanti al “fqhi” per scacciare il demone che era in lei, il “fqhi” disse soltanto: “Non possono fare nulla contro questa persona”. Naima era una credente.

L’unica via per la liberazione è solo attraverso Gesù Cristo. “Se il figlio vi fa liberi, sarete veramente liberi.” La Scrittura afferma che Lui (Cristo) “è il capo di ogni principato e potestà.” (Col. 2:10). 


Bernard Collinson


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